4000 m vette delle Alpi di Silvestro Franchini

Pubblicato il 21/07/2019

Quando ho scritto questi pensieri ero a Courmayeur, era il 26 giugno e sono trascorsi 45 giorni da quando ho scalato con il mio compagno Gabriele Carrara il Barre des Ecrins.

Lo scopo del nostro viaggio era quello di attraversare tutte le 82 4000 m di vette delle Alpi. Ho stimato che ci sarebbero voluti circa 40 giorni.

Volevo sapere se in 33 giorni di bel tempo era possibile scalare tutte le 82 vette delle 4000 4000 m.

Per prepararmi a questo viaggio ho pianificato e completato viaggi che con il minimo sforzo collegherebbero diverse vette in una singola giornata di arrampicata.

L'ignoto era capire se le tappe fossero state ben pianificate e se il mio corpo avrebbe tenuto il passo.

La panoramica del viaggio è stata di per sé una ragione di divertimento e apprendimento.

È vero che i viaggi vengono vissuti tre volte: nella pianificazione e nei sogni, quando li vivi e poi quando li ricordi.

 

Oggi posso dire di essere molto felice perché dopo la prima settimana ero stanco, ora che torno da Courmayeur dopo tre giorni su e giù per il Monte Bianco mi sento riposato.

Il mio corpo ha risposto perfettamente agli sforzi che ho fatto e ora mi sento meno stanco in montagna.

Le condizioni meteorologiche di questa primavera sono state pessime, siamo stati così sfortunati che siamo stati costretti a fermarci per 18 giorni.

Eppure, dopo essere riuscito a fare ciò che abbiamo fatto con queste cattive condizioni, potrei dire che non mi sbagliavo: in 40 giorni, nelle nostre condizioni di allenamento, gli alpinisti possono completare la salita delle 82 4000 m di vette delle Alpi senza troppo molti problemi.

 

Grazie a questa sfida ci siamo confrontati con gli altri alpinisti che in passato hanno provato lo stesso progetto.

A differenza di loro, abbiamo scelto una stagione ibrida, né estiva né invernale.

Durante la primavera ci siamo spostati molto sugli sci e abbiamo affrontato il pericolo di neve non ancora assestata e abbiamo scoperto che la maggior parte dei rifugi e degli impianti di risalita sono chiusi durante questa stagione.

L'altra scelta alla base del nostro progetto è stata quella di spostarsi in un furgone. Non avevamo alcun supporto logistico e questo è un altro aspetto che ci ha diversificato rispetto a quelli che ci hanno preceduto.

 

Con il nostro livello di allenamento, un approccio con 1500 metri di salita con successivo riposo può essere una passeggiata anti-fatica, ma quando le funivie erano aperte le prendevamo, per ottimizzare i tempi e rendere i percorsi meno noiosi.

In 27 giorni abbiamo svolto 200 ore di attività in montagna.

Quando ci esponiamo così tanto, ci sono sempre piccoli rischi e siamo stati fortunati perché non ci è successo nulla e non abbiamo avuto nemmeno lesioni fisiche significative.

Come ho fatto sulla catena delle Ande nel 2018, per ogni cima che ho scalato ho fatto una foto georeferenziata.

Ora è arrivata l'estate, i primi impegni di lavoro per me e gli esami sono diventati una guida alpina per il mio partner Gabriele. Gli faccio i miei migliori auguri, convinto che non avrà problemi a superare l'esame.

Sicuramente in una settimana di bel tempo scalerò anche le 15 cime che rimangono, ma non ora, non ho la giusta motivazione per continuare.

Per completarli ci concentreremo maggiormente sulla qualità delle salite, ad esempio salendo l'intera cresta Peuterey in un giorno, con l'Aiguille Blanche e il Grand Pilier d'Angle. Per finire, nell'ultimo vertice (che potrebbe essere Zinalrothorn) vorrei portare con me la mia ragazza, darle i suoi primi 4000 e per me una doppia soddisfazione.

 

 

Di seguito è riportato l'elenco delle cime che abbiamo scalato finora:

13 maggio Dome des Ecrins Barre des Ecrins

14 maggio Grand Combin de Valsoley NW face, Grand Combin de Grafeneire, Aguille de Croassaint

15 maggio Dent D'Herens

16 maggio Gran Paradiso

17 maggio Bernina

22 maggio Weissmeist Lagginhorn

23 maggio Stahlhorn Rimpfrischhorn Allalinhorn W faccia

24 maggio Bishorn

27 maggio Droites Aguille du Jardin, Grand Rocheuse, Aguille Verte

30 maggio Dent Blanche

31 maggio Breithorn ovest, Breithorn centrale, Breithorn est, Breithorn Gemello, Roccia Nera, Polluce, Castore, Punta Felix, West Lyskamm, East Lyskamm

1 giugno Punta Giordani, Piramide Vincent, Corno Nero, Ludwigshohe, Punta Parrot, Punta Gnifetti, Punta Zumstein, Grenxgipfel, Punta Dufur, Nordend

3 giugno Weisshorn

4 giugno Cervino

17 giugno Jungfrau Monch

18 giugno Gross Grunhorn, Hinter Fiescherhorn, Gross Fieschhorn Finsteraarhorn

19 giugno Aletschorn

23 giugno Mont Brouillard, Punta Baretti

24 giugno Picco Luigi Amedeo Mont Blanc de Courmayeur, Mont Blanc Dome du Gouter Aiguille de Bionnasay

25 giugno Corne du Diable, Pointe Chaubert, Pointe Mediane, Pointe Carmen, L'Isolee Mont Blanc du Tacul, Mont Maudit

26 giugno Dente del Gigante, Aiguille de Rochefort, Dome de Rochefort, Punta Margherita, Punta Elena, Punta Croz, Punta Whymper, Punta Walker

Articolo e immagini di Silvestro Franchini, giugno 2019

Silvestro Franchini, nato nel 1987 a Madonna di Campiglio (Italia) fa parte del team Grivel dal 2019. Maestro di sci e guida alpina dal 2010, pratica arrampicata e alpinismo in tutte le sue forme, dal freeride alla falesia, arrampicata su roccia, arrampicata su ghiaccio, sci alpinismo e alpinismo.
Prodotto Grivel preferito: vite da ghiaccio 360.