Skiing - My Gear For Couloir Jaeger - Mont Blanc du Tacul by Denis Trento

Pubblicato il 03/03/2021

Il Couloir Jaeger è il più “piccolo” dei mitici canali di neve che caratterizzano il versante est del Mont Blanc du Tacul, ma nonostante la mancanza di qualche centinaia di metri di dislivello rispetto ai suoi “fratelli maggiori” Diable e Gervasutti, lo Jaeger non sfigura per pendenze e difficoltà tecniche. Prova ne è il fatto che la sua prima salita data solo del 12 giugno 1964, molti dopo le first ascent degli altri canali citati in precedenza.

Anche la sua prima discesa in sci non a caso è stata l’ultima in ordine di tempo e risale al 1977, compiuta da Jacky Bessat.

 

Per contro, l’accesso al canale è molto comodo: da Punta Helbronner si scavalla il col Flambeau, per discendere la prima parte della mitica discesa della Vallée Blanche. Alla Jonction si risale con le pelli per qualche centinaio di metri verso la sua evidente terminale, situata subito a destra del gigantesco Couloir Gervasutti.

Con condizioni buone per lo sci, la salita non presenta particolari difficoltà tecniche, se non una strettoia e un muro un po’ più ripido nella prima parte. Un’altra strettoia ne caratterizza l’uscita e spesso e volentieri delle roccette ne sbarrano il passaggio, segnando il punto di arrivo per i pretendenti alla discesa in sci.

La settimana scorsa Davide Capozzi ed io abbiamo beneficiato di ottime condizioni di innevamento, riuscendo a salire comodamente fino ai 4080 metri dell’uscita sulla spalla del Tacul, da dove una volta “spalata” l’entrata ostruita da una cornice, abbiamo potuto iniziare la nostra discesa.

Dopo i primi 80 metri, abbiamo optato per non prendere nessun rischio nella strettoia, scendendo in doppia i pochi metri di roccette poco innevate che nonostante le condizioni, rendevano delicato il passaggio chiave nella strettoia.

Anche i primi metri dopo questo passaggio si presentavano piuttosto complicati, in quanto il sole lavora la neve fin dal primo mattino, compromettendone la sciabilità, ma non al punto di dover togliere gli sci o utilizzare nuovamente la corda.

Una volta affrontate con la dovuta prudenza queste sezioni, il resto del canale si è rivelato molto piacevole da sciare, complice il fatto che questo inverno si possono sfruttare a piacere entrambe le contropendenze del canale, sfruttando al massimo la qualità della neve.

Per gli amanti dei dati tecnici, il canale è lungo 650m, con pendenze costanti sui 50°, con alcune brevi sezioni un po’ più ripide.

 

IL MIO MATERIALE

MATERIALE GRIVEL

a) Condor Poles: compromesso ideale per i pendii di neve. In salita permette di avere un secondo attrezzo da abbinare alla piccozza Ghost, in discesa si ha sempre a disposizione una becca per le fasi delicate, come traversi, derapate e passeggini di dry ski

b) Imbrago Mistral: light, comfortable and high-performance.

c) Duetto helmet: the lightest double certification helmet. With very little weight it protects your head both during climbing and skiing.

d) Raid Pro 25 backpack: great comfort and volume with very little weight. Veryo good for both skiing and carrying the skis.

e) Ski Tour crampons and Ghost ice axe: at the top of performance with minimal weight, respecting the needs of all skiers.

f) Rappel kit: ideal solution also thanks to the Scream plate, the only one certified for 6-mm ropes, which are now commonly used in skiing.

g) 360 ice screws.

h) Alpha K1N and Delta K5N carabiners.

i) Alpine Rings.

 

OTHER GEAR

  • Skis: Movement Alp Track 85
  • Bindings: ATK Trofeo
  • Boots: Scarpa F1 LT
  • Skins: Pomoca Race Pro
  • Sunglasses: Salice 023
  • Karpos clothing
  • Shovel and probe: ATK Race

 

 

Denis Trento, nato nel 1982 ad Aosta.
Fa parte del Team Grivel dal 2009.
Guida alpina appassionata di sci in montagna, con un passato recente nello sci alpinismo agonistico di alto livello.
Prodotti preferiti: Mistral harnessice axe Ghostski tourScream kit.